Fiorello torna in radio con “La pennicanza”: ironia, ritmo e nuove sorprese su Radio2. Lo showman torna protagonista dopo i rumors degli ultimi tempi.

Dopo settimane di indiscrezioni, smentite e rumors, Fiorello è finalmente tornato. E lo ha fatto come sempre alla grande, scegliendo la via più imprevedibile: una vera e propria incursione radiofonica nel pomeriggio di lunedì 19 maggio, in diretta su Rai Radio2 dalle 13.45 alle 14.30. Il programma, dal titolo provvisorio “Radio2 Radio Show. La pennicanza”, è un mix di improvvisazione, ironia e puro spirito. La trasmissione, infatti, si presenta fin da subito come un “work in progress” e punta tutto sulla spontaneità, con Fabrizio Biggio al fianco del popolare showman a fare da spalla. L’effetto? Un’ora di puro caos organizzato, tra battute fulminanti, incursioni telefoniche e un’atmosfera di complicità con il pubblico.

Tra finte telefonate e risate vere: il debutto senza copione

“Non abbiamo un’idea, siamo qui a fare… nulla, non lo so!”: così ha esordito Fiorello, dichiarando apertamente che il programma nasce senza scaletta, ma con una valanga di creatività. Ironizza sui soliti volti della TV, da Cannavacciuolo alla Ferragni, e lancia battute fulminanti, come quella sulla (finta?) chiamata della premier Giorgia Meloni, che gli “affida” il posto a Radio2 con una sola raccomandazione: “Non nominare quello con il naso lungo”, alias Amadeus. Tra un tuono in studio e l’altro, Fiorello non risparmia nemmeno l’amico di sempre, scherzando sulla concorrenza televisiva: “Mercoledì andrai in onda tu, ma tornano Mina, Sinner e Papa Leone… Hai poche speranze!”. Una valanga di nonsense che diventa spettacolo.

Dalla “Pennicanza” alla “Sveglianza”: il doppio appuntamento

Fiorello ha pensato proprio a tutto: per chi si perde la diretta pomeridiana, c’è il “meglio di” al mattino, dalle 7.00 alle 7.30, ribattezzato “La sveglianza”. Un nome che è già una risata. Inoltre, tutte le puntate saranno disponibili on-demand su RaiPlay, a conferma del carattere crossmediale del progetto. E la sigla? Affidata prima all’intelligenza artificiale, poi contesa da un Jovanotti “licenziato in diretta”. Il risultato? Una nuova irresistibile avventura firmata Fiorello, che conferma ancora una volta il suo talento nel reinventarsi, senza mai prendersi troppo sul serio.

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