
Ospite della popolare trasmissione “Belve”, di Francesca Fagnani, Michele Morrone si è raccontato a 360 gradi parlando del suo enorme successo, del suo amore finito e dei suoi colleghi. Ecco alcuni dei passaggi più salienti dell’intervista.
Le dichiarazioni di Morrone sul suo successo
Sul suo successo, Michele Morrone ha detto: “Per me [quello verso il successo di Hollywood] era un percorso che stavo facendo. Pensavo fosse questione di tempo. Ero convinto, non so perché. Non mi sono mai immaginato nel circoletto italiano. Non mi sono mai visto parte di un cinema circoscritto al territorio italiano. Ho approfondito l’inglese proprio perché volevo arrivare lì. E poi in Italia sono il figo che vuole fare l’attore. Non mi prendono a lavorare. Tigna o talento? Ho avuto una bella tigna e una botta di c**o incredibile. L’ho capito e l’ho sfruttato. E oggi sono molto invidiato”.
Michele Morrone e le dichiarazioni sui colleghi
Non si risparmia, Michele Morrone, nemmeno quando Francesca Fagnani lo invita a un commento sui suoi colleghi. Lui tira fuori un aneddoto del passato, relativo a un ex collega incontrato sul set della fiction “Come un delfino“: “Al mio collega che mi disse che non potevo stare sul set perché ero solo una comparsa? Lo saluto. Non dirò chi è ma me lo ricordo bene. Non è un attore importante. Diciamo che dal fare il film, a fare le televendite di notte… La verità è che i leoni non fanno a gara coi gatti”.
Non pensa, inoltre, che ci siano in circolazione tanti attori più bravi di lui: “Attori più bravi di me? Alessandro Borghi e basta. Quasi tutti gli altri sono peggio di me.”
L’amore con Moana Sorio e la famiglia abbandonata per inseguire il successo
“In amore non sono bravo, sono distruttivo e mi è successo nell’ultima relazione che ho avuto. Mi rendo conto di amare l’altra persona più di quanto amo me stesso. Mi dimentico di essere un uomo. Mi annullo e poi questo mi porta a fare stupidaggini. È finita perché sono stato un idiota. È una dannazione, perché devo rovinare ciò che amo. Ancora oggi non riesco a capire cosa è andato storto. Non è una vergogna dire che si ama ancora una donna”.
Morrone è diventato padre a 24 anni, ma ha abbandonato la famiglia per inseguire il suo sogno:
“Non ero pronto a diventare marito e padre. Sono diventato padre a 24 anni, non avevo una lira, non sapevo dove andare e cosa mangiare. Ero solo sicuro di stare camminando verso la mia strada. Non mi sono pentito di avere lasciato la mia famiglia per rincorrere i miei sogni. Lo trovo un gesto egoista ma mi sono accorto che non volevo fare solo il marito e il padre. Volevo diventare chi sono oggi e ne è valsa la pena”.

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