È una Claudia Pandolfi particolarmente emozionata quella che appare su Instagram, in lacrime, con un video in cui si rivolge a chi le ha scritto dopo aver visto “Il ragazzo dai pantaloni rosa“, il film che racconta la tragica storia di Andrea Spezzacatena, un ragazzo vittima di bullismo e morto suicida il 2 novembre 2012, all’età di soli 15 anni. La popolare attrice romana è visibilmente provata dall’ondata di affetto ricevuta dopo l’interpretazione nella pellicola della madre del giovane, Teresa. Ma c’è anche tanto dispiacere nel soffermarsi su un tema delicato come quello del bullismo, che ancora oggi, purtroppo, continua a portare con sé conseguenze molto gravi.
Il video di Claudia Pandolfi su Instagram
Claudia Pandolfi si sfoga nel suo video pubblicato su Instagram e ringrazia il suo pubblico che ha reagito con grande sensibilità alla visione del film. “Sto leggendo così tanti messaggi da parte vostra“, inizia Claudia, mentre una commozione palpabile le ferma la voce. “Voi che avete visto Il ragazzo dai pantaloni rosa, e sento tanta gratitudine nei vostri messaggi“. Poi, con le lacrime agli occhi, l’attrice si scusa per la sofferenza che ha toccato le vite di molti: “Mi dispiace che accadano cose così brutte, che abbiate dovuto affrontare così tanto dolore nella vita. Piango perché… sì. Mi dispiace. Grazie per tutto quello che scrivete”.
Parole profonde, quelle dell’attrice romana, che rivelano l’intensità dell’impatto che il film ha avuto su di lei, ma anche il legame profondo che si è creato tra l’attrice e gli spettatori, che le hanno confidato le loro esperienze personali.
La presentazione al Giffoni Film Festival
Anche durante la presentazione del film al Giffoni Film Festival, la Pandolfi aveva mostrato segni di grande emozione. La storia di Andrea, insomma, non è stata solo qualcosa da interpretare per l’attrice, ma una storia che le ha toccato il cuore. Diretto da Margherita Ferri, il film è attualmente nelle sale e viene proiettato anche in alcune scuole. Teresa, la madre di Andrea, ha voluto sottolineare l’importanza di preparare adeguatamente i ragazzi alla visione del film. “Questa storia non è solo la mia, ma è quella di tanti ragazzi e famiglie. È fondamentale che insegnanti e famiglie parlino con i giovani prima di far vedere loro il film”, ha dichiarato, ribadendo la necessità di sensibilizzare le nuove generazioni sui pericoli del bullismo, dell’emarginazione e dell’intolleranza.
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