La Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano ha avviato un casting per trovare due figure per l’esercitazione di Regia di Maddalena Conti, allievo regista del 2° anno (Tutor Paolo Giorgio). Le figure sono le seguenti:
- un interprete di identità di genere femminile di età scenica 25-35
- un’interprete di identità di genere maschile di età scenica 25-35
Necessaria, per entrambe le figure, la disponibilità al lavoro fisico e all’improvvisazione. Apprezzata una buona competenza nel ballo e nel canto. Le selezioni si svolgeranno in presenza in due fasi ben distinte tra di loro.
- prima fase (previa convocazione in base al materiale inviato): 5, 6, 7, 8 marzo 2024
- seconda fase (per la seconda fase verranno inviati materiali specifici): 3, 4, 5 aprile 2024
Il periodo di lavoro sarà quello che va dal 13 maggio 2024 all’8 giugno 2024 (per un massimo di 22 giornate lavorative). Per le due figure selezionate sarà prevista retribuzione minima sindacale, non trattabile, per un totale di 22 giorni lavorativi comprensivi delle 3 repliche. Coloro che fossero interessati a candidarsi per questi casting teatrali dovranno inviare una mail all’indirizzo casting.paolograssi@scmmi.it allegando curriculum, 2 foto (1 primo piano e 1 figura intera) e eventuali link video entro il 24 febbraio 2024, indicando nell’oggetto della mail “CASTING_CABARET”.
Necessario indicare nella mail date e orari di preferenza per la prima fase del casting. Le convocazioni alla prima fase con le indicazioni di lavoro, saranno comunicate via mail, entro il 29 febbraio. Saranno prese in considerazione solo candidature in arrivo da attori diplomati presso accademie riconosciute oppure con esperienza professionale equiparabile.
Ecco la descrizione minuziosa dei due ruoli per i quali sono aperti i casting di Milano:
- ELISABETH WELLANO. In arte Liesl Karlstadt, fu una vera e propria mutaforma, specializzata soprattutto in parti di uomo, di bambino, di nano. Inizialmente fu Valentin ad imporle le vesti di uomo, che le stettero ora sì strette da toglierle il respiro, ora comode il giusto per giocare con il teatro e con la vita. Durante le prove teneva sempre un taccuino su cui, inforcati gli occhialoni tondi, annotava le improvvisazioni, a firmarlo era poi Valentin
- KARL VALENTIN. Nel 1937 Adolph Hitler disse a Karl Valentin: “Spesso le sue battute mi hanno fatto ridere sinceramente” . “E invece i suoi discorsi non mi hanno mai fatto ridere” replicò Valentin “e ora purtroppo me ne devo andare, buon giorno signor Hitler”. Morì il 9 Febbraio del 1948 sul palcoscenico, in preda alla febbre che lo tormentava da tempo, a seguito di una notte in cui era rimasto per sbaglio chiuso in teatro al gelo
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