“Le Libere Donne di Magliano” : uomini e donne in Toscana per serie tv della Rai con Lino Guanciale. I casting avverranno in presenza, a Lucca.

In Toscana si selezionano figuranti maschili e femminili per la serie tv della Rai intitolata “Le Libere Donne di Magliano” che vedrà protagonista Lino Guanciale. Si cercano persone con caratteristiche fisiche ben precise che vi andiamo a specificare di seguito. 

Profili ricercati

Attraverso i casting per figuranti si selezionano:

• uomini e donne con volti d’epoca, senza tatuaggi evidenti, senza ritocchi di chirurgia plastica, senza piercing, senza colorazioni strane ai capelli

Questo perché la serie sarà ambientata negli anni Quaranta e sarà quindi necessario selezionare persone in linea con le caratteristiche di quell’epoca e non in possesso, dunque, di tratti troppo moderni. Le persone selezionate verranno impiegate per la realizzazione di alcune scene da girare dal 18 novembre 2024 a Lucca e in provincia di Siena. Effettuandosi le riprese in Toscana, si cercano persone residenti in regione. Il lavoro sarà retribuito per coloro che verranno selezionati.

Casting in presenza

Le selezioni si svolgeranno in presenza a Lucca, presso il Cred, in via Sant’Andrea n. 33, nella giornata del 4 ottobre 2024 dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 18.30. Per maggiori informazioni è possibile scrivere una mail all’indirizzo castingtobino@gmail.com.

Riprese

Le riprese della serie tv “Le Libere Donne di Magliano” cominceranno in questo autunno, con date che non sono ancora state rese pubbliche. La serie, che vedrà protagonista Lino Guanciale, narrerà la storia di uno psichiatra, Mario Tobino, che opera negli anni quaranta, nel reparto femminile di un manicomio.

Un personaggio realmente esistito, in verità: Mario Tablino infatti nacque a Viareggio nel 1910 e, oltre a esercitare come psichiatra era anche scrittore e poeta. Nel 1943 partecipò attivamente alla Resistenza contro i nazifascisti in Toscana e da questa esperienza così drammatica ebbe l’ispirazione per scrivere il romanzo intitolato “Il clandestino”. Negli anni del dopoguerra, quest’uomo dedica tutte le sue forze alla cura dei malati di mente vittime della guerra; nel frattempo però porta avanti la sua passione per la scrittura che lo renderà molto popolare in campo letterario.

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