Siete in cerca di un monologo per partecipare alla prossima audizione?
In questo post potete trovare dieci idee per personaggi femminili, adatte a tutte le occasioni. Per i personaggi maschili, invece, vi rimando al precedente articolo, in cui ho consigliato dieci monologhi cinematografici e teatrali per uomini.
Come ho detto anche per i monologhi maschili, ho cercato di non scegliere i più famosi (che purtroppo sono anche i più scontati) ma di cercare qualcosa di alternativo.
Alla lunga, veder recitata sempre la stessa scena annoia. Senza contare che, se vi presentate con un testo originale, farete un’impressione migliore, perché significa che vi siete impegnate nel lavoro di ricerca e non avete preso il primo monologo che avete trovato.
Ho anche fatto attenzione a proporvi scene di generi diversi, così potrete cimentarvi nell’espressione di diverse intenzioni e scegliere quelle che vi sono più congeniali per i provini. E poi, ovviamente, vi consiglio di esercitarvi anche in quelle con cui non vi sentite pienamente a vostro agio, perché per migliorare bisogna uscire dalla propria zona di comfort.
Ecco quindi cinque idee per monologhi cinematografici di personaggi femminili:
1. SAM da Birdman
In un impeto di rabbia, Sam sputa in faccia la verità al padre, dicendogli che i suoi tentativi di rimanere sotto le luci della ribalta sono inutili e che a nessuno interessa di lui. Ma non solo l’aggressività del monologo è importante: conta altrettanto la conclusione, in cui la ragazza sembra sconvolta da quel che ha detto e accenna anche un timido tentativo di ristabilire un dialogo. Un esempio di come l’uscita di scena faccia parte della scena stessa.
2. MIRANDA PRESTLEY da Il diavolo veste Prada
Quando la nuova assistente Andy ridicolizza il suo lavoro, Miranda Prestley le spiega come stanno le cose. Partendo dal colore di un maglione ceruleo, mette in chiaro che la moda non è una disciplina frivola e che tutti sono influenzati dalle decisioni dei grandi stilisti, anche chi crede di non averci proprio nulla a che fare. Un monologo da recitare con l’atteggiamento sicuro e sprezzante di chi sa di essere il boss.
3. JULIETTE da Ti amerò sempre
Juliette ha passato quindici anni in prigione, ma nessuno è davvero a conoscenza del perché. Neanche la sorella che la accoglie quando Juliette ritorna in libertà e che era troppo piccola all’epoca dei fatti. Alla fine del film, la protagonista racconta che cosa è successo veramente e perché è stata costretta a commettere quello che dalla legge è stato giudicato un crimine, ma per lei era solo un estremo atto d’amore.
4. YVAINE da Stardust
Se cercate un monologo sull’amore, questo è giusto per voi. Potreste essere scettici verso una scena che viene da un film fantasy, ma chi può conoscere meglio l’amore di una stella che ha osservato le vicende umane per anni e anni, prima di cadere sulla terra e innamorarsi lei stessa?
5. JULIANNE da Il matrimonio del mio migliore amico
Quando Julianne cerca di spiegare a Kimberly perché Michael non è innamorato di lei, non le riesce molto bene. Allora prova con una metafora culinaria, in cui paragona l’altra ragazza alla crème brulée, mentre Michael si accorge di volere qualcosa di molto meno complicato, come la gelatina. Sembra un discorso sconclusionato, ma le espressioni facciali di Julia Roberts, i suoi movimenti e i suoi continui cambi di tono riescono a renderlo molto coinvolgente.
E qui, invece, potete trovare cinque monologhi per voce femminile che vengono da opere teatrali:
6. IL CORPO GIUSTO di Eve Ensler
Nel testo teatrale di Eve Ensler c’è una protagonista che non riesce ad accettare il proprio corpo, perché vorrebbe disperatamente dimagrire, ma non ci riesce. Incontra altre donne e ciascuna di loro ha una versione diversa: da chi ha modificato ripetutamente il proprio corpo con la chirurgia estetica a chi lo ama così com’è, perché è ciò che le permette di essere viva. Tra le varie voci, la scelta dei monologhi possibili è molto ampia.
7. GABRIELLA da Due partite di Cristina Comencini
Prima di sposarsi e avere una figlia, Gabriella era una pianista di professione e girava il mondo. Poi, però, il peso della responsabilità del suo ruolo di madre le ha impedito di continuare. Parlando con le amiche, ricorda l’ultima volta che ha suonato il pianoforte: suonando, si è dimenticata di avere un marito e una figlia, come se non fossero mai esistiti. E poi si è sentita così in colpa per quel pensiero che ha deciso che non sarebbe dovuto succedere mai più.
8. LE COGNATE di Michel Tremblay
La giornata tipo di una casalinga frustrata è raccontata da un coro di donne: ogni mattina ci si alza, si prepara la colazione, si lava, si stira, si cucina… e così per tutti i giorni della settimana, con poche variazioni, fino alla tanto agognata domenica. Il punto forte è la monotonia, che deve essere sottolineata e portata all’estremo.
9. SOLANGE da Le serve di Jean Genet
Solange e Claire sono le serve di una ricca nobildonna e ogni sera mettono in scena una rappresentazione in cui una delle due interpreta la signora e l’altra la serva. La fine di questo gioco è sempre la stessa: l’uccisione della signora da parte della serva. E tutto va bene, finché la finzione non si confonde con la realtà, il delitto viene computo veramente e a Solange non resta che pronunciare questo delirante monologo, prima di essere portata via dalla polizia.
10. LADY MARY da Le bocche inutili di Annie Vivanti
Mary e sua figlia Lilia sono state espulse dall’accampamento militare dove si trovavano e costrette a vagare tra le linee nemiche, perché non si potevano avere altre bocche inutili da sfamare fino all’arrivo dei rifornimenti. Alla fine, lady Mary riesce a tornare, ma senza la figlia. Nel suo straziante monologo racconta la triste fine di Lilia, che non è purtroppo riuscita a salvare.
Spero che i miei consigli vi possano aiutare in vista dei prossimi provini.
L’ultimo consiglio che vi lascio è questo: non fermatevi a un elenco trovato su internet, ma prendete spunto da qui per cercare anche altro. Guardate film simili a quelli che ho citato, leggete altri copioni teatrali, scopritene di nuovi e magari troverete il monologo che sentirete davvero vostro e che vi aprirà un mondo a cui non avevate mai pensato.
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