Per diventare bravi attori servono pratica ed esercizio, ma questo non è tutto. Per l’aspirante attore esistono anche degli alleati un po’ più insospettabili: i libri. Sul modo di fare teatro o cinema, il metodo che l’attore dovrebbe usare, la storia e il significato della recitazione sono state scritte pagine e pagine. Perché non usarle per scoprire qualcosa in più sulle infinite possibilità espressive che quest’arte offre?
Abbiamo a disposizione libri sulle teorie dei grandi innovatori che hanno rivoluzionato il modo di fare teatro e che possono arricchirci con nuove idee. Ma non solo: ci sono anche molti libri di esercizi che possono essere usati da allievi ed insegnanti dei laboratori teatrali.
Tra prove, workshop, serate a teatro e al cinema, un suggerimento per tutti gli aspiranti attori è quello di dedicare del tempo anche alla lettura. Ecco, dunque, una selezione di 11 libri che potrebbero rivelarsi estremamente utili: questi testi sono preziosi non solo per gli attori, ma anche per gli appassionati di teatro che desiderano scoprire cosa accade “dietro le quinte”.
Ovviamente, per leggerli non serve per forza essere attori. Queste letture sono consigliate anche agli amanti del teatro che non hanno mai recitato, ma sono curiosi di scoprire come funziona “dietro le quinte”.
Ecco gli 11 libri che ogni aspirante attore dovrebbe leggere:
- “Stanislavskij – Dal lavoro dell’attore al lavoro su di sé” di Franco Ruffini Uno dei più grandi innovatori del modo di fare teatro fu sicuramente Konstantin Stanislavskij, che alla fine dell’Ottocento diede al lavoro dell’attore una base teorica che prima non esisteva. Stanislavskij stesso cercò di mettere per iscritto il frutto delle sue ricerche, ma la sua opera è piuttosto complessa da approcciare (senza contare il fatto che rimase incompiuta a causa della morte dell’autore). Se volete avvicinarvi alle teorie del grande innovatore in modo più semplice, consigliamo il libro di Franco Ruffini, che descrive la figura di Stanislavskij, le sue pubblicazioni e sintetizza l’evoluzione delle sue teorie nel tempo.
- “Il metodo delle azioni fisiche” di Carlos Maria Alsina In questo libro viene presentato un percorso pedagogico basato sul metodo delle azioni fisiche, elaborato da Stanislavskij durante i suoi ultimi anni e, secondo le sue parole, vero punto di arrivo del “metodo”. Il discorso non si limita alla teoria, ma comprende vari esempi pratici tratti dalle lezioni tenute da Alsina.
- “Il metodo Strasberg in dieci lezioni” di Ombretta De Biase Avete mai sentito parlare del metodo Strasberg, quello insegnato nel famossissimo “Actors Studio”? Se volete approfondirne la conoscenza, ma senza dover comprare un biglietto aereo per New York, questo libro lo illustra in modo sintetico e chiaro. Dopo una breve introduzione su Lee Strasberg, le dieci lezioni (ognuna corredata da esercizi specifici) vi spiegheranno che cosa sono la memoria sensoriale, la memoria emotiva, le circostanze date e gli altri punti fondamentali del metodo.
- “Per un teatro povero” di Jerzy Grotowski In questa raccolta di brevi saggi è esposta la concezione del teatro di un altro grande innovatore. Negli anni in cui il teatro cerca di diventare sempre più “ricco” per imitare il cinema e la televisione, Grotowski promuove il ritorno ad un “teatro povero”, che si libera dai decori e dalle scenografie inutili e si concentra sul rapporto tra attore e spettatore.
- “Lo spazio vuoto” di Peter Brook Il saggio di Peter Brook descrive quale dovrebbe essere l’evoluzione del teatro per raggiungere il suo vero scopo, cioè rivelare al pubblico la verità sulla condizione umana. Suggerisce, inoltre, un’altra innovazione: l’edificio teatrale non è indispensabile, perché qualsiasi spazio vuoto dove si muovano gli attori può diventare un teatro.
- “I tre usi del coltello” di David Mamet In realtà, questo non è un libro rivolto solo agli attori. È una raccolta di tre saggi: “I tre usi del coltello” parla del lavoro dello sceneggiatore, “Dirigere un film” è una raccolta di lezioni di regia e “Vero e falso” si rivolge agli attori. Se avete letto i libri elencati precedentemente, troverete che questo testo le contraddice e propone una visione molto diversa della recitazione. Ma non è forse positivo leggere delle teorie che contraddicono quello in cui credevamo, farci venire qualche dubbio ed essere spronati a riflettere?
- “Impro” di Keith Johnstone Per tutti gli amanti dell’improvvisazione, questo libro è un classico e un vero “must read”. L’autore descrive la sua teoria dell’improvvisazione, introduce i concetti di “stato” e di “maschera” e spiega il rapporto che ci dovrebbe essere tra gli attori che recitano una stessa scena. Ogni concetto è accompagnato da esempi reali che aiutano il lettore a comprendere e ad immaginare gli esercizi svolti dagli attori.
- “Esercizi ed improvvisazioni per il teatro” di Viola Spolin Si tratta sempre di un manuale sull’improvvisazione, ma più orientato alla parte pratica. I vari capitoli propongono diversi esercizi, divisi per categorie, Da tenere in considerazione non solo per gli improvvisatori veri e propri, ma per tutti coloro che vogliono fare teatro, perché l’improvvisazione è una palestra per l’attore.
- “Manuale minimo dell’attore” di Dario Fo Scritto con un linguaggio coinvolgente e tutt’altro che da manuale freddo e teorico, questo libro nasce dalle registrazioni di alcuni lezioni tenute da Dario Fo. I discorsi tratti da seminari che si sono tenuti in luoghi e tempi diversi si uniscono in un unico volume e, sempre tenendo come filo conduttore le esperienze teatrali dell’autore, spiegano come funzionava la Commedia dell’Arte, qual è la funzione delle maschere, come recitavano i giullari e molto altro.
- “Breve storia del teatro” di Luigi Lunari Come possiamo fare teatro se non sappiamo come è nato e come si è evoluto fino ad arrivare a noi? Esistono tanti libri sulla storia del teatro, ma per non spaventarvi ve ne consiglio uno breve ed essenziale. Poi potrete passare anche ai tomi universitari, se vi sentirete coraggiosi!
- “La memoria emotiva” di Matteo Salvatore è una guida pratica che esplora il metodo della memoria emotiva per migliorare le capacità mnemoniche. Salvatore presenta tecniche che utilizzano le emozioni per rendere più efficace e duraturo il processo di memorizzazione. Il metodo si basa sull’idea che le informazioni associate a emozioni forti sono più facili da ricordare rispetto a quelle che non evocano sentimenti. Il libro offre esercizi e strategie per applicare questa tecnica nella vita quotidiana e migliorare la propria capacità di ricordare informazioni.
Questi sono solo alcuni dei tanti libri che sono stati scritti sul teatro e sul lavoro dell’attore. Possono aiutarvi a vedere la recitazione da prospettive diverse, che magari non avevate mai considerato, e darvi spunti utili su come continuare il vostro percorso artistico.
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