Quando guardiamo un film o una serie TV, ci lasciamo trasportare dalla storia attraverso i protagonisti. Ma dietro ogni scena si nasconde un intero mondo di volti, movimenti e dettagli che ne definiscono l’autenticità.
Comparse e figuranti sono elementi cruciali nella narrazione visiva: popolano le strade affollate, riempiono teatri e danno vita a luoghi e periodi diversi, trasformando ogni set in un universo credibile e coinvolgente.
Anche se spesso il loro contributo non riceve l’attenzione che merita, i numeri parlano chiaro: secondo i dati INPS 2022, in Italia sono oltre 350.000 i professionisti dello spettacolo, tra cui 90.000 attori e circa 60.000 comparse e figuranti. Senza di loro, molte scene perderebbero non solo profondità e realismo, ma anche quella vitalità che rende ogni ambiente autentico e immersivo. La loro presenza è fondamentale per rendere un semplice sfondo un mondo dinamico e credibile.
Nell’episodio 21 di Bravi Tutti, diamo voce a chi ogni giorno costruisce queste atmosfere. Emanuela, Ivan e Luigi raccontano cosa significa essere una comparsa: un viaggio fatto di sfide, opportunità e la possibilità di trasformare un ruolo inizialmente marginale in un trampolino di lancio per una carriera nella recitazione.
Guarda l’episodio completo in versione video su Youtube!
Emanuela: il set come scuola di vita
L’intervista si apre con Emanuela, con alle spalle esperienze di comparsa in film come C’è ancora domani di Paola Cortellesi e Finalmente l’Alba di Saverio Costanzo. La sua testimonianza è quella di chi ha vissuto il set come una vera e propria scuola, un percorso formativo che ha contribuito in modo significativo alla sua crescita personale e professionale.
“Ogni set è una storia diversa, un’emozione diversa“, ci dice Emanuela.
“Finalmente l’Alba” è stato un impegno lavorativo di sette notti e ha richiesto un cambio di veglia e sonno. Mi sono profondamente calata nell’atmosfera del set. Ho dimenticato la mia vita per entrare in questo mondo
Per lei, il set è un luogo di professionalità condivisa, dove ogni individuo è un ingranaggio fondamentale per il buon funzionamento della macchina cinematografica:
Il set è un momento professionale dove c’è molta tensione e attenzione professionale, non ci sono delle gerarchie. La professionalità deve essere uguale per tutti. Il regista conduce, ma se anche una piccola rotella, l’ultima comparsa, lavora male, si guasta tutto. Come in tutti i lavori, essendo un lavoro di squadra, ognuno è chiamato ad avere la propria responsabilità.
Ivan: la professionalità come chiave per il successo
Ivan ha iniziato la sua carriera come comparsa, ma con il tempo ha conquistato piccoli ruoli in produzioni di rilievo, come Il re, la quinta stagione di Rocco Schiavone e la serie ACAB con Marco Giallini. Il suo percorso dimostra come, anche partendo da ruoli marginali, sia possibile crescere nel settore, a patto di affrontare ogni esperienza con serietà e dedizione. “Fai esperienza, sei sul set, hai l’opportunità di farti vedere dalla gente del settore“, racconta, sottolineando l’importanza di mettersi in gioco e farsi notare.
Stare sul set non significa solo lavorare, ma anche immergersi in un ambiente unico, fatto di incontri e scambi con attori e professionisti del cinema. “Conosci gli attori, ci pranzi insieme. È bello conoscere i ‘vip’ nella vita di tutti i giorni“, dice Ivan, facendo emergere il fascino di un mondo che, visto dall’esterno, sembra distante e irraggiungibile. Tuttavia, dietro la magia del cinema c’è un lavoro intenso e meticoloso, come racconta a proposito di ACAB:
Viene girato in maniera maniacale, non si va via dal set finché la scena non è perfetta… Uno non si immagina quanto lavoro c’è dietro un film… La scena dura cinque minuti, ma abbiamo girato per cinque notti.
La sua esperienza è un chiaro esempio di come il successo nel settore non dipenda solo dal talento, ma anche dall’atteggiamento e dalla serietà con cui si affronta ogni occasione. Il suo consiglio è semplice, ma essenziale:
Massima professionalità, puntualità e serietà. Se ti comporti seriamente, ti fai vedere disponibile… le persone del settore ne tengono conto.
Luigi: apprendere e crescere sul set
Con oltre dieci anni di esperienza sui set romani, Luigi ci offre una prospettiva interessante sul lavoro della comparsa. La sua carriera lo ha portato a partecipare a produzioni di prestigio, come All the Money in the World di Ridley Scott e Boris 4, dove il suo contributo ha reso l’atmosfera del set ancora più autentica.
“È stata una delle esperienze più belle e simpatiche”, racconta parlando di Boris.
Non è una commedia, è un documentario: le situazioni ritratte sono quelle che poi puoi osservare sul set.
Le sue parole evidenziano come la serie riesca a cogliere, con un tocco di ironia, le dinamiche reali del mondo del cinema.
Sebbene il loro ruolo possa sembrare meno evidente, le comparse rappresentano una parte essenziale dell’ecosistema cinematografico, contribuendo in modo significativo a dare vita a ogni progetto. L’esperienza di Luigi dimostra come, anche in ruoli non al centro dell’attenzione, sia possibile accumulare esperienze preziose e sviluppare una visione autentica del mondo del cinema.
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