Il casting del film “Harry Potter” influenzato da “Mamma ho perso l’aereo”: le dichiarazioni del regista Columbus. L'importanza dei genitori, in fase di selezione dei piccoli attori, è tantissima.

Chris Columbus è stato il regista della saga cinematografica di “Harry Potter” ma precedentemente ha anche lavorato come filmmaker nel film “Mamma ho perso l’aereo” che consacrò al successo Macaulay Culkin che ai tempi delle riprese era appena un bambino. In fase adulta, poi, l’attore raccontò della sua infanzia difficile, condizionata dai genitori e dall’immenso successo raggiunto dopo l’uscita del film che, ancora oggi, è uno dei cult della scena cinematografica. Chris Columbus ha raccontato di avere imparato dall’intervista rilasciata da Macaulay Culkin che i genitori rappresentano una variabile di fondamentale importanza quando si scelgono piccoli attori. Perché il successo è in grado di stravolgere la vita e bisogna essere preparati per non farsi fagocitare. Ma cosa ha detto Chris Columbus in relazione ai casting di “Harry Potter”?

Casting per “Harry Potter”, “provinati” anche i genitori

“Ad un certo punto ho capito che i genitori dovevano avere un ruolo importante. Non si può permettere che [un attore] torni a casa in un ambiente davvero traballante per il bene di un film. Non ne vale la pena. Ho capito che scegliere i genitori era importante quanto lo era scegliere i bambini”. Con questa parole il regista di “Harry Potter” ha sottolineato come l’esperienza raccontata da Macaulay Culkin lo abbia fatto riflettere su un fattore importante ovvero il ruolo dei genitori nel caso in cui il figlio diventi un attore di grande successo. Non ci si può trovare impreparati insomma, occorre saper valutare con attenzione molti aspetti. 

Harry Potter: “Sapevamo che avrebbe avuto successo”

“Macaulay Culkin, grazie a Mamma ho perso l’aereo, divenne una star nel giro di un anno – aggiunge Columbus -. Fu una cosa  inaspettata. Con Harry Potter sapevamo che il film avrebbe potuto avere un successo straordinario. Dovevo mettere i paraocchi, la gente mi chiedeva dappertutto chi avrei scelto come protagonista. Perciò ho cercato di fare in modo che sia i bambini che i genitori si potessero preparare. Bisognava far capire ai bambini che la loro vita sarebbe stata completamente sconvolta”.

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