Inizieranno tra pochissimo le riprese della serie tv che Marco Bellocchio girerà su Enzo Tortora, al centro – ormai moltissimi anni fa – di una storia di malagiustizia che ancora oggi tanti italiani ricordano. Già due anni fa, in occasione degli EFA 2022 per “Esterno Notte”, Marco Bellocchio aveva annunciato le sue intenzioni, quelle cioè di mettere in piedi un progetto dedicato alla storia di Enzo Tortora e al danno immenso che aveva subìto in vita. E così, a distanza di pochissimi anni, quel progetto sta prendendo forma. Le riprese verranno girate per buona parte in Sardegna; ci saranno però alcune scene che verranno realizzate fuori regione.
Inizio delle riprese
Le riprese di “Portobello”, così si chiamerà la serie su Enzo Tortora, cominceranno ad ottobre. Il titolo della serie non arriva a caso ma rimanda al nome del programma di successo che proprio Enzo Tortora condusse tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta in cui la mascotte era un pappagallo. La serie tv verrà ambientata negli anni Ottanta e sarà prodotta da Our Films Spa e Kavac Film S.r.l, con il supporto della Fondazione Sardegna Film Commission, che di recente ha anche annunciato l’inizio dei casting per comparse e figurazioni (ve ne abbiamo parlato in questo articolo).
Le riprese, come anticipato, saranno quasi tutte in Sardegna: dal 14 ottobre cominceranno a Cagliari e lì continueranno fino al 21. Il set si sposterà poi a Oristano, dal 22 al 30 ottobre, e a Sassari, dal 31 ottobre al 7 novembre. Soltanto alla metà di novembre le riprese si sposteranno fuori dall’isola.
Marco Bellocchio: “Voglio portare Tortora in tv per raccontare l’enorme ingiustizia che ha subito”
Una sorta di missione, quella di Marco Bellocchio, determinato a voler riportare Enzo Tortora in tv per renderli giustizia. Di recente il popolare regista aveva detto all’ANSA di recente: “Voglio farlo per raccontare l’enorme ingiustizia di cui è stato vittima mentre viveva il momento più alto del suo successo con Portobello, oltre venti milioni di spettatori a puntata. Le autorità distrussero la sua famiglia, la sua carriera, la sua vita. E lui alla fine morì per questo, per il dolore che gli fu inflitto”.
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