Martin Scorsese sarà a Bologna venerdì 2 giugno, per incontrare il pubblico in occasione della retrospettiva che la Cineteca di Bologna dedicherà alla sua opera.
Presso la Cineteca di Bologna, la retrospettiva che attraversa la filmografia di Martin Scorsese
Il regista è da molti anni vicino alla Cineteca di Bologna, con cui ha restaurato, grazie a The Film Foundation, alcuni dei più importanti capolavori del cinema italiano, come “La dolce vita” di Federico Fellini o “Il gattopardo” di Luchino Visconti.
La Cineteca di Bologna, con il sostegno di Gruppo Hera e in collaborazione con la Casa del Cinema di Roma, ha quindi affidato al regista americano una Carta bianca per realizzare una grande retrospettiva che attraverserà la sua intera filmografia, abbinata a titoli di altri autori scelti dallo stesso Scorsese.
La prima parte della Carta bianca, che proseguirà poi in autunno, inizierà giovedì 1° giugno al Cinema Lumière con la prima coppia di film: alle ore 21, “Mean Streets”, diretto da Scorsese nel 1973, preceduto, alle ore 18, da “Prima della rivoluzione”, realizzato da Bernardo Bertolucci nel 1964.
Martin Scorsese incontrerà il pubblico il 2 giugno al Pop Up Cinema Arlecchino, in occasione della proiezione del suo “Goodfellas – Quei bravi ragazzi” (alle ore 20) abbinata, per scelta dello stesso Scorsese, a quella di “Colpo grosso”, ovvero il primo “Ocean’s 11”, realizzato nel 1960 da Lewis Milestone (alle ore 17).
Martin Scorsese e le sue origini italiane
Martin Scorsese, tra i registi più influenti e acclamati della storia del cinema, ha origini italiane. È nato il 17 novembre 1942 a Queens, New York, da genitori di discendenza italiana.
Il cognome deriva infatti dalla Sicilia, dove si rintracciano le radici della sua famiglia. Il padre di Scorsese, Charles Scorsese, era un italoamericano di origini siciliane, mentre sua madre, Catherine Scorsese (nata Cappa), era di origini siciliane, nello specifico, la sua famiglia era originaria di Polizzi Generosa, un comune in provincia di Palermo.
Scorsese ha spesso tratto ispirazione dalle sue origini italiane nella sua filmografia. I temi ricorrenti nel suo lavoro, come l’identità italoamericana, la religione cattolica e la cultura italiana, sono stati molto influenzati dalle sue radici.
Nel corso della sua carriera, Scorsese ha diretto molti film di grande successo e acclamazione da parte della critica, tra cui “Taxi Driver”, “Toro scatenato”, “Quei bravi ragazzi”, e “The Departed”, con cui ha vinto nel 2007 un Premio Oscar per la regia.
Gli ultimi film di Martin Scorsese e il capolavoro: “La dolce vita”
Tra i suoi film più recenti ricordiamo:
- “Fran Lebowitz: Una vita a New York”, documentario del 2021 distribuito da Netflix, incentrato sulla figura di Fran Lebowitz, autrice pungente della cultura americana;
- “The Irishman” (2019), distribuito da Netflix. Storia del crimine che segue la vita di Frank Sheeran – interpretato da Robert De Niro – un gangster e assassino che lavora per la mafia. Il film esplora i temi della colpa, del tradimento e della vecchiaia;
- “Rolling Thunder Revue: Martin Scorsese racconta Bob Dylan”, anche questo realizzato nel 2019 e distribuito da Netflix, è un documentario dedicato al cantante di Blowin’ in the wind e in particolare al suo leggendario tour tenutosi fra l’autunno del 1975 e la tarda primavera dell’anno successivo attraverso gli Stati Uniti e parti del Canada insieme a un gruppo di musicisti riuniti in una carovana itinerante.
In uscita nelle sale a ottobre 2023 ci sarà “Killers of the Flower Moon”, film di genere drammatico con protagonisti Leonardo Di Caprio e Robert De Niro. Tratto dall’omonimo romanzo di David Grann, il film è incentrato su quanto accaduto in Oklahoma, nella contea di Osage agli inizi degli anni Venti, in cui sono stati scoperti nella zona diversi giacimenti di petrolio e parallelamente si sono verificati una serie di omicidi, aventi come vittime alcuni cittadini facoltosi della tribù indiana di Osage.
Oltre alla sua carriera di regista, Scorsese è noto per il suo impegno nella preservazione del patrimonio cinematografico e nella promozione della consapevolezza dell’importanza dei film come forma d’arte. Ha fondato The Film Foundation – con cui ha salvato 550 classici del cinema dall’oblio – e la Martin Scorsese Presents: Masterpieces of Polish Cinema, due iniziative dedicate proprio alla conservazione e alla promozione del cinema di tutto il mondo.
Proprio con la sua Film Foundation ha raggiunto un importante traguardo: il restauro del capolavoro del cinema italiano “La dolce vita” di Federico Fellini.
“A mio giudizio esistono i film ‘prima’ La dolce vita e i film ‘dopo’ La dolce vita – ha dichiarato Martin Scorsese – ha rotto l’unità delle regole della narrazione grazie alla sua audacia, ha mostrato che sullo schermo si poteva essere onesti. Non si era mai vista un’opera di tale intensità morale, intelligenza, maturità. Ha cambiato la storia”.
“La dolce vita” di Federico Fellini è stato restaurato dalla Cineteca di Bologna presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata in associazione con The Film Foundation, Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale, Pathé, Fondation Jérôme Seydoux-Pathé, Mediaset e Medusa Film, Paramount Pictures e Cinecittà Luce.
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