L’ultima puntata della serie tv “Rocco Schiavone” è andata in onda questa settimana, facendo registrare un ottimo seguito di pubblico, a dimostrazione che i telespettatori che da anni seguono le avventure del Vice Questore interpretato dall’attore Marco Giallini sono intenzionati a non mollare. Ma “Rocco Schiavone 6” si farà? Nonostante i favori del pubblico, però, la sesta stagione della serie tv che viene girata in Valle d’Aosta sembra essere in bilico. C’è chi dice che la Rai, che manda in onda le puntate, sia un po’ incerta. Colpa della politica, si vocifera, ma in realtà di certo non c’è niente.
Hanno fatto discutere le dichiarazioni rilasciate dal senatore Maurizio Gasparri (FI) la settimana scorsa, dopo che la serie tv era andata in onda con le prime due puntate della quinta stagione: “In piena fascia protetta propaganda l’uso di droghe e addirittura ‘consiglia’ con quale vino abbinare la marijuana che fuma“, aveva detto il politico in una intervista rilasciata all’AdnKronos, aggiungendo: “Non sono io un ‘retrogrado; sono dei pericolosi irresponsabili quanti usano la televisione, e addirittura il servizio pubblico, per propagandare le droghe“. Punto di vista che Antonio Manzini, dalla cui penna è nata la serie tv con Marco Giallini, ha criticato: “Siamo nel 2023 e penso che il fumo sia un falso problema“.
Insomma la battaglia è aperta ma sembra che ai piani alti la serie tv “Rocco Schiavone” non faccia impazzire per i messaggi che lancia attraverso il suo protagonista, un po’ distante – per modi e abitudini – dai Vice Questori incravattati che sono soliti propinarci in tv.
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