Una delle figure fondamentali nel processo di credibilità di un film è quella dei costumisti, il cui lavoro è immaginare la trasformazione di un attore a personaggio attraverso la costruzione di uno stile ben definito e spesso iconicamente indimenticabile.
Rimasto sconosciuto fino al 1948 quando è stato ufficialmente istituito un premio Oscar a esso dedicato, il ruolo del costumista ha mostrato al grande pubblico come il linguaggio della moda italiana si sia sempre espresso ai livelli altissimi, partendo da radici artigianali e territoriali per poi essere tradotte nel flusso delle storie cinematografiche. Scopriamo chi sono i più famosi costumisti italiani e perchè sono diventati celebri.
Le creazioni iconiche dei costumisti italiani che hanno segnato la storia del cinema
L’Italia è stata fonte di grande talento nel campo del costume cinematografico nel corso della storia del cinema. I costumisti italiani hanno creato molte creazioni iconiche che hanno lasciato un’impronta indelebile nella memoria degli spettatori. Ecco alcuni esempi:
- Il paziente inglese (1996): Maurizio Millenotti ha creato costumi eccezionali per questo film vincendo l’Oscar per i migliori costumi. I suoi abiti romantici e di ispirazione vintage hanno reso visivamente affascinante la storia d’amore ambientata nella Seconda Guerra Mondiale
- Il Gattopardo (1963): Piero Tosi, uno dei costumisti italiani più influenti che ha lavorato a stretto contatto con il regista Luchino Visconti, ha creato in questo film costumi lussuosi e dettagliati che hanno catturato l’eleganza e lo sfarzo della nobiltà siciliana del XIX secolo
- Il nome della rosa (1986): Gabriella Pescucci, altra costumista italiana che ha vinto l’Oscar, ha contribuito con i suoi costumi medievali per i monaci e gli altri personaggi del film a ricreare l’atmosfera gotica e realistica dell’opera di Umberto Eco
- Arancia meccanica (1971): Milena Canonero, vincitrice di quattro premi Oscar, ha creato costumi iconici per molti film di registi famosi come Stanley Kubrick. In questo film i suoi costumi futuristici e stravaganti hanno contribuito a definire il look unico e disturbante della società distopica immaginata da Kubrick
- Fellini – Satyricon (1969): Danilo Donati ha lavorato con il celebre regista Federico Fellini in diversi film, ma il suo lavoro più notevole è stato per questo film. I suoi costumi stravaganti, ispirati all’antica Roma, hanno contribuito a creare un mondo surreale e fantasioso, tipico dello stile di Fellini.
Maurizio Millenotti: il costumista del cinema italiano contemporaneo
Costumista di fama internazionale, in teatro di prosa e d’opera ha lavorato – tra gli altri – con Alfredo Arias, Luca Ronconi e Franco Zeffirelli; tra i tanti registi con i quali ha collaborato al cinema ricordiamo Peter Greenaway, Ermanno Olmi, Bernard Rose, Sergio Rubini, Kevin Reynolds, Paolo Virzì, Gianni Amelio, Rupert Everett.
Due volte finalista agli Oscar per i film di Franco Zeffirelli Otello e Amleto, ha vinto il Nastro d’Argento per E la nave va di Federico Fellini, L’importanza di chiamarsi Ernesto di Oliver Parker, La passione di Cristo di Mel Gibson, Reality di Matteo Garrone, e per i film di Giuseppe Tornatore La leggenda del pianista sull’oceano e La migliore offerta, per i quali ha vinto anche il David di Donatello.
Piero Tosi: Il maestro dei costumi d’epoca
Dopo gli studi all’Accademia delle Belle Arti di Firenze, la sua carriera inizia nel 1947 tra le quinte teatrali dell’amico Franco Zeffirelli fino a stringere un indissolubile sodalizio cinematografico con il regista Luchino Visconti passando dai costumi neorealisti di Bellissima alle stoffe rinascimentali e decadenti di Senso, Il Gattopardo e Morte a Venezia.
Vincitore di nove Nastri d’argento, due David di Donatello e due BAFTA Awards, Piero Tosi è stato candidato cinque volte ai premi Oscar, vincendo nel 2014 la statuetta onoraria alla carriera. Nel 2008 il Centro Sperimentale di Cinematografia gli ha dedicato il documentario L’abito e il volto. Incontro con Piero Tosi di Francesco Costabile, raccontandone l’uomo oltre la professione. Inoltre gli è stata dedicata la mostra Piero Tosi: esercizi sulla bellezza che ripercorre la sua carriera artistica dal 1988 al 2016 per mezzo di ritratti, foto di scena, filmati e bozzetti.
Premi e riconoscimenti per i costumisti italiani
I costumisti italiani hanno ricevuto numerosi premi e riconoscimenti per il loro lavoro nel corso degli anni. Alcuni dei premi più prestigiosi includono:
- Oscar: diversi costumisti italiani hanno vinto l’Oscar per i migliori costumi. Tra i vincitori italiani dell’Oscar ci sono Piero Tosi (Il Gattopardo, 1963), Danilo Donati (Cyrano de Bergerac, 1990), Gabriella Pescucci (Il nome della rosa, 1986; Enchanted, 2007) e Milena Canonero (Barry Lyndon, 1975; Chariots of Fire, 1981; Marie Antoinette, 2006; The Grand Budapest Hotel, 2014)
- BAFTA: Il premio della British Academy of Film and Television Arts ha riconosciuto il talento dei costumisti italiani. Tra i vincitori italiani del BAFTA per i migliori costumi ci sono Piero Tosi (Death in Venice, 1971) e Gabriella Pescucci (The age of innocence, 1993)
- Costume Designers Guild Awards: questi premi, assegnati dal Costume Designers Guild, riconoscono l’eccellenza nel campo del costume cinematografico. Costumisti italiani come Milena Canonero (Marie Antoinette, 2006) e Sandy Powell (The Young Victoria, 2009) hanno ricevuto riconoscimenti in diverse categorie
- David di Donatello: Il David di Donatello è l’equivalente italiano degli Oscar. Ha premiato diversi costumisti italiani nel corso degli anni, tra cui Piero Tosi (La traviata, 1983; Ludwig, 1973) e Gabriella Pescucci (Il postino, 1995; Il giovane favoloso, 2014).
Influenza dei costumisti italiani sulla moda
I costumisti italiani hanno avuto un’influenza significativa sulla moda grazie al loro talento nel creare costumi iconici per il cinema. Le loro creazioni hanno ispirato stilisti, designer e appassionati di moda in tutto il mondo, lasciando un’impronta duratura sulle tendenze e sullo stile.
In particolare tra i riconoscimenti si evidenziano:
- Stile e estetica: i costumisti italiani hanno contribuito a definire stili e estetiche che hanno influenzato la moda. I loro costumi spesso riflettono un’attenzione al dettaglio, un’eleganza senza tempo e un mix di tradizione e innovazione che si riflette anche nelle creazioni dei designer di moda
- Ricerca storica: i costumisti italiani hanno spesso affrontato un’approfondita ricerca storica per creare costumi accurati e autentici. Questo approccio ha stimolato un interesse crescente per l’abbigliamento storico e vintage, alimentando un ritorno di tendenza verso stili e dettagli del passato
- Rivisitazione dei classici: i costumisti italiani hanno creato interpretazioni innovative dei classici, mescolando elementi tradizionali con un tocco contemporaneo. Questa tendenza si riflette nella moda, con designer che reinventano capi e stili tradizionali in modo moderno ed eclettico
- Dettagli artigianali: l’Italia è rinomata per la sua tradizione artigianale nel settore della moda e dei tessuti. I costumisti italiani hanno portato avanti questa tradizione, utilizzando tecniche e lavorazioni artigianali per creare costumi ricchi di dettagli e finiture di alta qualità
- Collaborazioni con stilisti: molti costumisti italiani hanno collaborato con importanti stilisti e case di moda, portando il loro talento nel mondo della moda. Queste collaborazioni hanno spesso dato vita a collezioni di abbigliamento ispirate ai film o hanno influenzato le sfilate di moda con elementi tratti dai costumi cinematografici.
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