
Ai “Nastri d’Argento Documentari 2024“, ecco i vincitori trionfano due film particolarmente densi di significato: il primo è quello “Mur”, quello di Kasia Smutniak, un viaggio tra la Polonia e la Bielorussia nel lungo tratto di confine che impedisce il passaggio ai migranti. Il secondo film a trionfare è “Io, noi e Gaber” di Riccardo Milani, un autentico e non banale ritratto del “Signor G”. Le due pellicole hanno vinto rispettivamente per il “Cinema del Reale” e nella sezione dedicata a “Cinema Spettacolo Cultura”. a Mario Martone, invece, va il Nastro dell’anno per i Documentari per “Laggiù qualcuno mi ama”, dedicato a Massimo Troisi, e “Un ritratto in movimento. Omaggio a Mimmo Jodice”.
Il premio per Miglior Docufilm, va a “Enigma Rol” di Anselma Dell’Olio; il Nastro d’Argento va alla scrittrice e sceneggiatrice Edith Bruck, sopravvissuta alla deportazione, per “Edith”, testimonianza autobiografica sulla Shoah che scuote le coscienze e lascia il segno. Per la Cultura, il Nastro d’Argento va a Monica Bellucci, protagonista dell’anno nei Documentari per l’intensa interpretazione in “Maria Callas: Lettere e Memorie”. Due i Premi Speciali assegnati a “Lucio Amelio”, film di Nicolangelo Gelormini, e a “Oceano Canada”, di Andrea Andermann. Menzione speciale anche assegnata a “Bosco Martese” di Fariborz Kamkari, che ha voluto raccontare il primo scontro in campo aperto della Resistenza italiana contro l’esercito tedesco.
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